Abbiamo la fortuna di non
vivere in uno Stato Etico, ma di diritto, questo, tuttavia non dovrebbe
escludere che chi guida e governa lo Stato debba avere un’etica e debba
dimostrarla in ogni momento della sua vita politico/amministrativa.
Tuttavia in Italia esiste una
forzatura anche all’etica dei politici e degli amministratori.
Fatta salva la presunzione di
innocenza fino a sentenza definitiva per
ogni cittadino italiano, quando ci si trova di fronte ad una condanna in terzo
grado, ormai inappellabile, l’etica può prevedere che il soggetto condannato e
privato della carica di senatore, oltre che di elettore passivo ed attivo,
possa essere interlocutore della massime autorità dello Stato per la formazione
di governi, per le elezioni e quant’altro? Fermo restando che all’interno del
suo partito possono considerarlo il leader, i dirigenti di altri partiti non dovrebbero avere il buon senso
di interloquire con personaggi altri, pur del partito del fuorilegge che rimane la terza formazione nei sondaggi,
possibilmente chiedendo loro una fedina penale pulita?
Totò Riina rimane il
capofamiglia per i suoi figli, ed è giusto che così sia, sarebbe però
inammissibile che il prefetto di Palermo lo consultasse per farsi dettare l’agenda
del mantenimento dell’ordine pubblico in
Sicilia, o così non è?
Per meglio capire chi tratta
per il futuro governo dell’Italia, quindi nostro, rivediamo lo specchietto
della situazione penale di Silvio Berlusconi tratta da :wikipedia
Procedimenti conclusi
Esito
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Procedimenti e capi
di imputazione
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Sentenze di condanna
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Processo Mediaset
Frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita: condanna definitiva a 4 anni di reclusione. |
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Sentenze
di non doversi procedere |
Prescrizione
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Consolidato Fininvest
Falso in bilancio.
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Bilanci Fininvest 1988-1992
Falso in bilancio e appropriazione indebita.
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Processo Lentini
Falso in bilancio.
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Corruzione dell'avvocato
David Mills[1]
Presunta corruzione dell'avvocato David Mills per indurlo a compiere una falsa testimonianza nei processi All Iberian e Arces.
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Unipol
Rivelazione di segreto d'ufficio.
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Corruzione del senatore De
Gregorio
Concorso in corruzione. |
Intervenuta
amnistia |
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Acquisto dei terreni di
Macherio
Falso in bilancio (primo capo di imputazione). |
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Sentenze
di assoluzione |
Il fatto
non costituisce più reato |
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All Iberian 2
Falso in bilancio, assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato in seguito alle riforme del Governo Berlusconi II.
·
Processo SME (falso in
bilancio)
Falso in bilancio, assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato in seguito alle riforme del Governo Berlusconi II. |
Il fatto non
costituisce reato |
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Processo Ruby
Prostituzione minorile, assolto perché il fatto non costituisce reato. |
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Il fatto
non sussiste |
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Processo Ruby
Concussione aggravata, assolto perché il fatto non sussiste.
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Processo SME
Corruzione giudiziaria, assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
·
Tangenti alla Guardia di
Finanza
Assolto con formula dubitativa (comma 2 art. 530) anche grazie alla falsa testimonianza dell'avvocato David Mills.[2][3]
·
Medusa cinematografica
Falso in bilancio, assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essere stato al corrente dei fatti contestati.
·
Acquisto dei terreni di Macherio
Imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio (secondo capo di imputazione).
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Mediatrade
Appropriazione indebita e frode fiscale, assolto per non aver commesso il fatto.
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Inchiesta Mediatrade di Roma
Evasione fiscale e reati tributari. L'inchiesta di Roma è uno stralcio dell'inchiesta Mediatrade effettuata dai giudici milanesi. |
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Procedimenti
archiviati
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Stragi del 1992-1993
Concorso in strage.
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Concorso esterno in
associazione mafiosa
Imputato assieme a Marcello Dell'Utri per riciclaggio di denaro sporco.
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Caso Saccà
Corruzione e istigazione alla corruzione.
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Voli di Stato
Abuso nell'utilizzo dei voli di stato.
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Inchiesta di Trani
Abuso d'ufficio per le pressioni esercitate sul Presidente dell'AGCOM.
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Laurea di Antonio Di Pietro
Diffamazione aggravata nei confronti di Antonio Di Pietro, accusato di avere ottenuto la laurea grazie ai servizi segreti. |
Fase processuale
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Procedimenti e capi
di imputazione
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Udienza preliminare
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Processo escort
Induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria. |
Fase preliminare
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Inchiesta Ruby Ter
Corruzione di testimoni del Processo Ruby. |
Fase istruttoria
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Finanziamento illecito ai
partiti
Finanziamenti illeciti erogati al Movimento Italiani nel Mondo.
·
Corruzione dei senatori Razzi
e Scilipoti
Corruzione dei due senatori dell'IdV per passare al PdL. |
I P.M. Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale,
che hanno collezionato 500 000 pagine di atti con rogatorie in
vari paesi, il 22 aprile 2005 (ma
la notizia resterà riservata fino al 26),[4] hanno
richiesto il rinvio a giudizio per 14 indagati[5][6]:
·
Silvio Berlusconi (appropriazione indebita, frode fiscale e falso in
bilancio)
·
Fedele
Confalonieri (falso in bilancio)
·
Farouk Mohamed Agrama, detto Frank Agrama (uomo
di "appoggio" della Fininvest in
America)
·
David Mills (avvocato
e marito di Tessa
Jowell, ministro del governo di Tony Blair)
·
Daniele Lorenzano (capoacquisti
Fininvest)
·
Paolo del Bue (banchiere
svizzero)
·
Candia Camaggi (cugino di Berlusconi e
consorte, responsabili della finanza svizzera)
·
altri dirigenti di Fininvest e Mediaset.
Oltre a queste sono
state stralciate (cioè verranno contestate in procedimento separato) le
posizioni di Marina
Berlusconi (assurta a presidente Fininvest) e Piersilvio Berlusconi, accusati di riciclaggio di denaro.
Dall'indagine All
Iberian nasce questo filone d'inchiesta su due società estere collegate
alla Silvio Berlusconi Finanziaria (società lussemburghese),
la Century One e la Universal One. Sui conti di tali società hanno
lasciato l'ultima traccia i fondi neri «distratti su conti bancari in
Svizzera, Bahamas e Montecarlo [...]
nella disponibilità degli indagati [...] e gestiti da fiduciari di Berlusconi».
La cresta sulla compravendita dei diritti di film made in USA avveniva, secondo l'ipotesi accusatoria,
in modo illegale: Mediaset non li comprava direttamente ma da società offshore
(Century One e Universal One e altre come la Wiltshire Trading e
la Harmony
Gold) che a loro volta li cedevano ad altre società gemelle,
facendo lievitare il prezzo ad ogni passaggio. La differenza tra il valore
reale e quello finale consentiva di mettere da parte fondi neri.[7]
Berlusconi avrebbe
intascato fondi
neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e
svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i
propri azionisti (falso in bilancio). Ma la difficoltà maggiore per i PM è
stato capire come avvenivano tali operazioni, considerato che l'ex premier ha
lasciato tutte le cariche sociali nel 1993. Berlusconi avrebbe continuato a
occuparsi delle società tramite prestanome. L'ipotesi accusatoria è suffragata
dalle testimonianze di Carlo Bernasconi (capo
della Silvio Berlusconi Communications), Oliver Novick
(responsabile della Direzione Corporate Development) e Marina Camana
(segretaria di Bernasconi che, secondo le rivelazioni dell'Espresso, ha
raccontato proprio che le indicazioni per gli acquisti venivano da Arcore).[7]
Il 18 giugno 2012 i PM
Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro chiedono al giudice una condanna di 3 anni e
8 mesi per frode fiscale di 7,3 milioni di euro.[8]
Il 26 ottobre 2012 i
giudici del Tribunale di Milano hanno condannato Silvio Berlusconi a quattro
anni di reclusione, una pena più dura di quella chiesta dalla pubblica accusa.
Tre anni al produttore cinematografico Frank Agrama mentre il presidente di
Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto per "non aver commesso il
fatto". Ai manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto sono state
inflitte, rispettivamente le condanne a tre anni e otto mesi e un anno e due
mesi di reclusione. Le pene sono condonate nella misura di tre anni per via
dell'indulto del
2006[9]. Per l'ex
presidente del Consiglio i giudici hanno stabilito come pena accessoria l'interdizione
per cinque anni dai pubblici uffici e l'interdizione per tre anni a contrattare
con la pubblica amministrazione. Agli imputati, in totale undici, veniva
contestata la frode fiscale. I giudici hanno disposto un versamento a titolo di
provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati
all'Agenzia delle Entrate. Per Paolo Del Bue (Banca Arner) è stato
dichiarato il non luogo procedere per intervenuta prescrizione. Gli altri
imputati sono stati assolti o si sono visti riconoscere la prescrizione del
reato.[10][11]
Il 9 novembre 2012
Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali, ha depositato il ricorso in appello.[12]
L'8 maggio 2013
la Corte
d'Appello di Milano conferma la condanna di 4 anni di
reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 3 anni dagli uffici
direttivi.[13]
Il 1º agosto 2013 la
sezione feriale della Corte di Cassazione, presieduta da Antonio Esposito,
conferma la condanna a 4 anni di detenzione per frode fiscale a carico di
Berlusconi (e degli altri tre imputati che avevano presentato il ricorso:
Daniele Lorenzano, Gabriella Galetto e Frank Agrama), di cui 3 da non scontare
grazie all'indulto del
2006, disponendo tuttavia il rinvio alla corte d'appello di Milano
per la rideterminazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici
uffici.[14]
Il 4 ottobre 2013
la Giunta delle elezioni e delle
immunità parlamentari presieduta da Dario Stefano si
è dichiarata favorevole alla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore in base
alla legge
Severino che prevede l'incandidabilità per persone condannate a
pene superiori a due anni.[15] Sempre
per effetto di tale legge, il senatore risulta incandidabile fino al 2019.[16]
Il 19 ottobre dello
stesso anno, la Corte d'Appello di Milano, così come disposto dalla Corte di
Cassazione, condanna Berlusconi alla pena accessoria di due anni di
interdizione dai pubblici uffici.[17]
Il 27 novembre 2013
il Senato della Repubblica vota a favore della
decadenza da senatore di Silvio Berlusconi che dunque perde la carica di
parlamentare.[18]
Il 18 marzo 2014 la
Corte di Cassazione conferma la pena accessoria di due anni di interdizione dai
pubblici uffici, così come inflitta dalla Corte d'Appello di Milano, rendendola
così definitiva.[19]
Il 10 aprile 2014
viene confermata la proposta di affidare il condannato in prova ai servizi
sociali[20][21] che
sconterà poi fino all'8 marzo 2015 presso
una clinica per anziani di Cesano Boscone.
Il 14 aprile seguente
il tribunale di sorveglianza di Milano deposita l'ordinanza che dichiara espiata
la pena per Berlusconi a cui viene restituito così anche il passaporto e viene
dichiarata estinta anche la pena accessoria dell'interdizione dei pubblici
uffici per due anni ma resta ineleggibile in base alla legge Severino, il cui
esame non è stato ancora fissato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di
Strasburgo.[22]
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