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venerdì 24 febbraio 2017

Carnevale e costumi razzisti.

Non scrivo, mi limito al copia/incolla del post su facebook dell'amico Mario Perrotta. La domanda più ovvia è: "dove stiamo andando?"  Siamo in un'Italia in via di salvinizzazione? L'etica, la morale, la civiltà.... No, dobbiamo vigilare, senza facili ironie.


CHI È QUELL’IMBECILLE…
Chi è quell’imbecille che ha pensato una cosa del genere? E chi è l’altro imbecille che la compra?
ANTEFATTO: E’ arrivato carnevale! Papà, voglio vestirmi da leone - mi dice mio figlio. E si va a cercare per negozi cosa c’è. E in un negozio mia moglie vede una tutina color marrone con cappuccio su cui erano attaccati capelli neri tutti arruffati. Incuriosita, chiede di che costume si tratti. Risposta: da BAMBINO IMMIGRATO!

Ora mi chiedo: chi è quell’imbecille che ha pensato un costume del genere e lo ha fabbricato? Chi sono gli imbecilli di negozianti che hanno scelto di acquistarlo? E sopratutto: chi sono gli imbecilli di genitori che vestono i propri figli da “bambino immigrato”? Chi sono tutti questi imbecilli che, invece di chiedersi cosa c’è dietro le vite di quei bambini, pensano giusto “giocarci” a carnevale? 
Questi sono i piccoli slittamenti, apparentemente veniali, che conducono verso società intolleranti e sempre più abitate da imbecilli (peraltro immemori di quando i loro genitori o nonni hanno dovuto subire la stessa sorte visto che siamo, ancora oggi, un paese di emigranti).
Dovrò trovare un modo chiaro, e però dolce, per spiegare a mio figlio di 4 anni che gli imbecilli esistono, sono tanti e fanno facilmente proseliti parlando al ventre molle del mondo.
Intanto, tornati a casa senza aver trovato costumi da leone, cominciamo dalla maschera e la costruiamo e decoriamo io e mio figlio (quella della foto). Che poi è come farsi le torte in casa invece che le merendine confezionate del supermercato.

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