Il treno scivolava sulle rotaie dal Piemonte al Salento.
Poche persone, pochissime parole, ognuno avvolto nei suoi pensieri e nelle
proprie letture. In borsa avevo, come si conviene per viaggi lunghi, un
quotidiano pieno zeppo di notizie che quando le hai scorse ti dici “ma chi me
l’ha fatto fare di leggerlo?”
Stramba vita in questi tempi, guerre, terrorismi, incidenti, politica che scorda l'etica...
Poi l’immancabile settimana enigmistica perché serve a passare il tempo e a fare una ginnastica mnemonica alla ricerca di parole. Anche questa l’ho scorsa facendo alcuni schemi che amo.
Però il viaggio vero è iniziato quando ho preso in mano Parole in Prestito, il pamphlet di Daniela Palmieri. Il suo sorriso pacato, che ho avuto modo di conoscere frequentando la sua libreria, e le sue parole scritte mi hanno accompagnato e mi hanno insegnato cose sconosciute. Come spesso accade leggendo libri coinvolgenti, ho fatto un viaggio nel viaggio.
Stramba vita in questi tempi, guerre, terrorismi, incidenti, politica che scorda l'etica...
Poi l’immancabile settimana enigmistica perché serve a passare il tempo e a fare una ginnastica mnemonica alla ricerca di parole. Anche questa l’ho scorsa facendo alcuni schemi che amo.
Però il viaggio vero è iniziato quando ho preso in mano Parole in Prestito, il pamphlet di Daniela Palmieri. Il suo sorriso pacato, che ho avuto modo di conoscere frequentando la sua libreria, e le sue parole scritte mi hanno accompagnato e mi hanno insegnato cose sconosciute. Come spesso accade leggendo libri coinvolgenti, ho fatto un viaggio nel viaggio.
“Questa è una storia
di fantasmi…” inzia così Parole in prestito.
Un libro piccolo ma denso, un dialogo sull’onda della
memoria delle esperienze vissute, delle emozioni dense ma restituite alle
pagine scritte con una leggerezza invidiabile. Fantasmi, ricordi, che
partono dal momento in cui la vita sembrava fuggire via, quel corpo “per la prima volta lontano da me” dopo
l’incidente che fu fatale per Edo, suo padre.
Fantasmi che tornano, svolazzano nella nuova vita, nella
rinascita senza un pezzo importante, il padre rapito dalla morte, con una madre
caparbia e determinata a voler portare avanti la libreria. E proprio quel luogo di
carta e di libri diventa un microcosmo e un mondo che avvolge tutta la sua vita
e nel quale si snodano mille altre storie.
Da lì passano “grandi”: Cerami, Cassola, e altri autori, fino a quell’alessandrino
diventato salentino d’adozione, Roberto Cotroneo che rimarrà ammaliato da quella storia e ne scriverà.
E passano i clienti esigenti o meno, divertenti o austeri.
La libreria fatta nascere da un padre già calciatore con la
passione dei libri, aiutato da un nonno sempre vestito di tutto punto, elegante
e coperto anche in estate, che fa da contabile.
Per Daniela la libreria diventa il mondo intero, quello
dell’adolescenza, dei suoi studi, delle pile di libri, con le letture divorate. Con la
madre sempre presente, lei pure lettrice accanita, attenta, caparbiamente fiera.
Mentre
Daniela cresce piano piano, fra "profumo di caffè e di crema, il cinema in
parrocchia la domenica", in una Lecce a tratti silenziosa, poi prorompente,
irruente.
![]() |
Daniela Palmieri |
Quella libreria “…mai
troppo sullo sfondo, è stata la finestra sul mondo quando non il mondo stesso…”.
E mentre Daniela mi accompagnava, quasi fosse seduta al mio fianco a raccontare, fuori dal finestrino
scorreva l’Italia intera, Bologna, Pescara, Foggia, con mille storie nelle
campagne e altre mille nel mare là fuori.
Si parla spesso di elaborazione del lutto, non so di cosa si
tratti, penso sia solo un abituarsi ad un’assenza. Qualunque cosa significhi,
Daniela è riuscita, con questo libro a farcene condividere il senso, a farci
vedere un pezzo del suo mondo, a renderci complici della vita in una libreria
che, per i leccesi, rimane La Libreria. Ricordo, quando arrivai a Lecce e
cercavo un libro e qualcuno mi disse, devi andare alla Palmieri, lì trovi
assistenza. Fu così, un ambiente come piace a me, fuori dalle griffe e da
commessi che sanno utilizzare bene il computer ma non hanno la verve del
libraio che si informa, legge, impara, intrattiene. E poi le serate
dedicate alla lettura che sono oasi di sogni, ci si incontra, proprio come si
faceva nelle librerie, volteggiano parole e pensieri dei Cassola, degli Staino,
di Cotroneo, di tutti quelli passati da lì, di tutti quelli che hanno scritto, serate a tema. Con i lettori che delle loro parole si sono in
qualche modo innamorati.
Mai troppo in ordine, per carità, i libri si toccano, si sfogliano, si guardano, si accarezzano, finchè non si trova quel titolo o quelle poche parole in quarta di copertina che ti fanno dire “è mio”. Daniela con il suo sorriso timido sta lì, lei conosce i clienti e solo dopo aver letto il suo libro si capisce l'anima di quel luogo, ogni scaffale, ogni fotografia appesa ai muri, ogni libro prende vita.
Con sua madre che legge, si racconta, a volte narra l’ultimo libro che sta leggendo appassionatamente. Sembra che non esistano libri brutti per la signora Palmieri… Sembra….
Mai troppo in ordine, per carità, i libri si toccano, si sfogliano, si guardano, si accarezzano, finchè non si trova quel titolo o quelle poche parole in quarta di copertina che ti fanno dire “è mio”. Daniela con il suo sorriso timido sta lì, lei conosce i clienti e solo dopo aver letto il suo libro si capisce l'anima di quel luogo, ogni scaffale, ogni fotografia appesa ai muri, ogni libro prende vita.
Con sua madre che legge, si racconta, a volte narra l’ultimo libro che sta leggendo appassionatamente. Sembra che non esistano libri brutti per la signora Palmieri… Sembra….
E proprio mentre finivo di mettere assieme questi pensieri,
aprendo facebook, ho letto un post di Daniela che, guarda caso, potrebbe essere sintesi del libro stesso:
Non mi indigno, perché l'indignazione è dei forti; non
mi rassegno, perché la rassegnazione è dei nobili; non taccio, perché il
silenzio è dei grandi. E io non sono né forte, né nobile né grande. Soffro e
sogno.
Fernando Pessoa
Daniela Palmieri – Parole in Prestito
– I Quaderni del Bardo edizioni - € 7,00-
Un libro emozionante. Racconta di memorie, di luoghi e momenti magici. una bella lettura.
RispondiEliminaDiego D.