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martedì 6 ottobre 2015

Ci sono Vendola e Marino poi i ladroni

C’è qualcosa di perverso nell’interpretazione di quel che succede nella vita politica in questi ultimi anni.
Il caso Vendola (l’ultimo in ordine di tempo) e del suo vitalizio di 5.600 euro è nelle cronache.
Tralasciamo il fatto che per otto anni Vendola ha pagato i suoi contributi personalmente, e tralasciamo anche il fatto che la giunta Vendola ha eliminato i vitalizi dalla regione Puglia, quelli che rimangono sono i diritti acquisiti fino a prima dell’abolizione. Rimane comunque il fatto che la percezione della “casta” ha qualche motivo di essere.

Personalmente ritengo che qualunque amministratore pubblico (dal sindaco di un paesino al Presidente della Repubblica) abbia diritto ad uno stipendio adeguato, che dovrebbe essere il vaccino contro la corruzione e perché sono convinto che ogni lavoro debba essere retribuito in modo adeguato.
Purtroppo il deterrente anticorruzione, come ben sappiamo, non ha funzionato. Da tangentopoli in poi il livello si è abbassato in maniera spudorata, criminale. Negli anni ’90 rubavano per il partito, oggi, nella Repubblica detta seconda, siamo arrivati a vedere nelle liste spesa dei partiti  i lecca lecca, i vibratori, le mutande verdi, cene, puttane, fucili da caccia e qualunque cosa vi venga in mente, il tutto interessa appartenenti di qualunque partito.
In questo quadro gli urlatori, i comici e i populisti hanno vita facile dicendo “sono tutti uguali”. Lo dice anche Salvini che nel suo partito (la Lega Pound) ha visto passare Renzo Bossi, il cerchio magico del di lui padre, acquisti di diamanti ed esportazione di capitali.  E lo dice Grillo dall’alto della sua villa.
Purtroppo il “sono tutti uguali”  mette assieme (il populismo così agisce) ogni comportamento, anche quelli che hanno una loro dignità. Marrazzo che ha sbagliato a livello personale si è dimesso ed è sparito dalla vita politica, la Polverini che, con la sua maschera da porco nei festini ha spalancato la Regione Lazio ad affaristi di ogni risma ed ha provocato il quasi default del Lazio è in Parlamento. C’è diversità fra i due? C’è un comportamento ignobile ed uno dignitoso? Sicuramente si, però la Poverini continua ad andare il TV a fare la statista e vota per eliminare la Costituzione fatta da persone dignitose. Questo vuol dire, per chi vuole fraintendere, che fare affari con i malavitosi e gli affaristi porta in alto, molto in alto.
Alemanno ha portato la mafia a Roma, ha procurato alla capitale un debito immenso e Marino che arranca ad amministrare con trasparenza, dignità, bloccando i mafiosi, c’è differenza o no? Eppure nei giornali si parla di Marino, pure alcuni squadristi travestiti da giornalisti (Lilli Gruber) fanno una puntata intera tentando di dimostrare che Marino è un malavitoso qualunque.
E ancora, parlamentari indagati, un condannato in via definitiva, il fuorilegge Berlusconi, che dice che tornerà presto in politica, e l’elenco è immenso, troppo lungo per non far cadere le braccia e far dire che in fondo, forse, sono davvero tutti uguali.
Eppure non è vero, eppure ci sono i Vendola e i  Marino. Però esiste, questo è vero, una classe politica ingessata da decenni, incapace di fare regole semplici, banali. Incapace di dire che il vitalizio, per chi ha fatto politica per molto tempo, deve esserci ed avere un tetto massimo di 3000 euro, per esempio, e che quello che l’interessato ha maturato in più viene versato in un fondo per le pensioni sotto i 1000 euro che sono, questo si, il vero scandalo. Una politica incapace di dire che se un parlamentare è indagato deve essere prima sospeso poi, in caso di condanna, espulso e diventare ineleggibile anche nelle pro loco. Un parlamentare o qualunque amministratore che legifera deve essere il primo a rispettare ogni legge. Se si può perdonare ad un bimbo il furto di una caramella, ad un parlamentare no, lui deve essere reso elettoralmente inoffensivo, non ha alcun diritto di farlo, alcuna scusante.

Ovviamente qualcuno dirà che è populismo anche questo, però, forse, farebbe recuperare un minimo di dignità ad una politica becera e bieca e magari far tornare qualche astenuto al voto.  Altrimenti rassegnamoci a tenerci Grillo con le sue scie chimiche, Renzi con la sua prosopopea costituzionalicida e Salvini con i suoi amichetti neonazisti. 

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