« La lama cade, la testa è tagliata in un batter d'occhio, l'uomo non è più. Appena percepisce un rapido soffio d'aria fresca sulla nuca » (Joseph-Ignace De Guillotin)
Era il 15 aprile 1792 quando iniziarono le prove generali per l'utilizzo della ghigliottina su cadaveri umani e montoni. L'esito fu positivo.
Dopo soli 10 giorni, il 25 aprile, Monsieur Nicolas Pelletier, accusato di furto e omicidio, venne decapitato. La folla accorsa rimase delusa, De Guillotin aveva ragione, un attimo, un refolo di vento e tutto era finito.
In realtà la decapitazione era in voga da secoli in Germania, Irlanda, Inghilterra, Italia. A Roma veniva utilizzata la Mannaia a lama curva.
Contrariamente a quanto si crede, De Guillotin non inventò l'apparecchiatura diabolica, si limitò a presentare leggi per utilizzarla.
Quando la Francia adottò il marchingegno diede incarico di costruirla al carpentiere Guidon il quale pretendeva oltre 5.000 Franchi, una somma pazzesca, soprattutto se paragonata alla concorrenza, il clavicembalista prussiano Schmidt che la realizzò per soli 560 franchi.
L'ultimo ghigliottinato in Francia fu Harnida Djandubi, omicida e torturatore, nel settembre 1977. Poi la Francia entrò fa le nazioni civili e nel 1981 abolì la pena capitale.
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