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sabato 29 settembre 2012

rivedendo Effetto Paradosso

Rivedere Effetto Paradosso porta a rendersi conto del particolare, dei colori travolgenti e delle musiche che la prima volta non avevo notato. Da non addetto ai lavori ne posso avere una visione da spettatore, priva delle sovrastrutture e di una interpretazione "tecnica". Per questo una rilettura è fondamentale a volte. La prima volta venni folgorato dalla storia, ora dai contorni mai sfumati. Ammetto anche l'annotazione di alcuni passaggi forse molto didascalici che privano lo spettatore della possibilità di letture "altre", diverse. Non so dire se sia un pregio o meno, so per certo che è una scelta del regista che rispetto.  Un regista che si è concesso (non ci feci caso la prima volta) anche una citazione di  Hitchcock, che era presente in ogni suo film con un'apparizione fugace, veloce. 
Il cast si è divertito molto a girare il film, e si vedeva anche nei loro occhi e nella voglia che avevano di stare fra il pubblico, al di là e oltre il successo al botteghino (che ne designerà vita e durata)  loro sono proprio belli. 
Certo, il prossimo film di Fenizi sarà un'altra sorpresa ce  metterà assieme tutte le esperienze. Ma non si parli di film "maturo", Effetto Paradosso è a suo modo maturo di suo. 

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