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domenica 12 febbraio 2017

Lecce, Gioco d'azzardo e leggi regionali non rispettate.

Dal: Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 169 del 20/12/2013 LEGGE REGIONALE 13 dicembre 2013, n. 43 “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)” 

all'articolo 7, paragrafo 2 si legge:

2. Fuori dai casi previsti dall’articolo 110, comma 7, del r.d. 773/1931, l’autorizzazione all’esercizio non viene concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri giovanili, centri sociali o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale e, inoltre, strutture 3 ricettive per categorie protette. L’autorizzazione è concessa per cinque anni e può essere chiesto il rinnovo dopo la scadenza.



La domanda è la seguente: un'amministrazione comunale può non rispettare le leggi regionali?
Il riferimento è all'apertura di una nuova grande sala scommesse e slot machines in Via Salandra 11 che si trova, secondo Google Maps, a 390 metri dalla scuola "Quinto Ennio".

Il gioco d'azzardo patologico (GAP) è fra le quattro cause principali di ricorso agli usurai, eppure molte amministrazioni locali scavalcano il problema semplicemente non considerandolo. Occorre un lavoro capillare a livello istituzionale, sappiamo che in Parlamento si tenta di normare la materia, ma il timore che l'iter sia lungo e tortuoso è forte, sappiamo, per contro, che moltissimi Comuni hanno adottato regolamenti stringenti ad hoc per impedire il dilagare incontrollato del gioco d'azzardo, cito Genova e Anacapri che hanno regolamentazioni virtuose. Il gioco d'azzardo è spesso gestito da cosche di vario tipo e natura. Il minimo che ci si aspetta da un'amministrazione comunale è proprio il rispetto delle leggi e delle persone più fragili. Il Comune di Lecce, ma non solo questo, hanno un immenso vantaggio: non devono inventare nulla, è sufficiente guardare cose succede altrove e imitare. A meno che, il dubbio si insinua, non si vogliano salvaguardare privilegi e ritorni elettorali. 

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