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lunedì 2 novembre 2020

Note a piè di pagina (di una settimana intensa)

 

Nota Uno

Oasi Le Cesine, riserva naturale dello Stato, gestito dal WWF.

 Riserva naturale dello Stato

Ultimo tratto superstite delle vaste paludi costiere che un tempo caratterizzavano il litorale da Brindisi ad Otranto. Il paesaggio de Le Cesine è costituito da dune, area palustre, canali di bonifica, bosco misto e macchia mediterranea.L'Oasi si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC IT9150032) nel Comune di Vernole (Le).E' anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT9150014).

 L'Oasi, di 380 ettari, è un ambiente umido tra i più conservati e importanti dell'Italia meridionale, ultimo superstite della vasta zona paludosa e boscosa che si estendeva da Brindisi ad Otranto.

 L' Oasi WWF Le Cesine si trova lungo una delle principali rotte migratorie e ospita numerosissimi uccelli acquatici. L'estensione della Riserva naturale Le Cesine è di 380 ettari. (dal sito WWF)



 All’interno del parco ci sono strade percorribili a piedi e in bicicletta, il fine settimana ci sono bimbi con i genitori o i nonni, adulti che corrono, altri in bicicletta. Il transito è ovviamente vietato a qualunque mezzo motorizzato. Si cammina fra il verde, fra cinguettii di animali, farfalle, lucertole anche in questo caldo novembre. Insomma, ci si ricrea un pochettino dal quotidiano, e camminando, si sa,  è bello lasciar correre i pensieri liberi come il volo di quel gabbiano che passa, così capita di essere attratti quasi sensualmente da un albero o di riflettere sul DCPM prossimo venturo, giusto per fare un esempio. Però poi abbassi lo sguardo e ripiombi nella miseria di una parte di genere umano che definire idiota è solo fare un complimento. Quelle mascherine abbandonate a terra (ne ho contate tre sulla strada) e quelle bottigliette sono un vero e proprio scempio per l’intelligenza.

Nota due

A volte pensi che il fondo sia stato toccato, finché arriva un abilissimo scavatore che fa ripiombare l’umanità e la pietas ancora più sotto. Se poi questo losco figuro è un presidente di una regione che io amo moltissimo e si fa chiamare pomposamente “governatore” come i suoi consimili presidenti di altre regioni, allora capisci che la situazione non è grave, è agonizzante.


 

Fingendo di credere al dolore dell’autore di quello scritto (che poi Toti in persona ha detto essere il suo media manager, ma questo nulla cambia alla gravità della cosa visto che la firma è sua) quella frase : “non indispensabili allo     sforzo produttivo” gela ogni buon proposito. Impariamo, ahinoi, che per Toti un anziano è un essere inutile in quanto lo sforzo produttivo non lo riguarda. Se la memoria non mi inganna, qualcuno, tempo fa, disse che erano inutili i rom, gli omosessuali, poi gli ebrei. Chissà, forse è eccessivo questo pensiero, tuttavia viene in automatico. Esattamente come qualche altro politico chiama tout court “clandestini” tutti gli immigrati, donne e neonati compresi. 

Un tempo pensavo alla politica come una nobile arte, quella del buon governo, poi, piano piano, grazie anche a Toti e a quelli come lui, sorge il sospetto che, come recita Jannacci in una sua nota canzone, “… quelli che La politica l’è na roba sporca…” D’altra parte basta guardarsi attorno, alle collusioni fra noti politici e malavita organizzata, a 49 milioni che spariscono nel nulla, a Toti che impunemente e senza chiedere scusa tratta i pensionati come inutili oggetti costosi. Annoto che la Liguria è la seconda regione in Europa più anziana, la prima è un land tedesco.

 Nota tre

Intanto siamo in attesa del prossimo DCPM. Arriverà a breve, non appena il Presidente Conte sarà riuscito a mettere pace fra i 5 grilli che vogliono una cosa, il PD che ne vuole un’altra, Italia Viva che è per la terza via, qualche cane sciolto che vorrebbe altro. Troveranno un’intesa da compromesso e via, tutti felici per tre giorni, fino al prossimo DCPM sul quale stanno probabilmente già litigando. D'altronde  si sa, i renziani si portano avanti con il lavoro. In tutto ciò brilla l’opposizione, Salvini e la Meloni (Berlusconi ormai non conta una cippa) si lamentano perché il governo non li chiama per una collaborazione, Conte li chiama per un tavolo di regia sul COVID e loro, duri e puri dicono “NO” bello grosso, salvo poi rilamentarsi per la mancata collaborazione. D’altronde siamo abituati  dall’inizio della pandemia, il governo dice “chiudiamo” e loro in coro, mimì e cocò, “tutto aperto tutto aperto governo ladro” . Poi passa la prima fase e si riapre e loro in coro “tutto chiuso tutto chiuso governo ladro”. Poi si riapre a metà e loro in coro “Non va bene, dobbiamo chiudere a metà, non aprire a metà”. Salvo poi mandare in piazza i loro lacchè, casa pound e forza nuova a forzare giuste rivendicazioni di commercianti ed esercenti con la violenza. Spalleggiati qua e la da camorra e mafie varie. Difendono i commercianti spaccando loro le vetrine e saccheggiando i negozi.

Ciao Gigi

 Oggi è il giorno dedicato al ricordo dei morti. Ed è lunedi. Oggi è morto un grandissimo del teatro. Buon viaggio Gigi Proietti. Ottant’anni non sono poi così tanti, e soprattutto per gli esseri umani normali, quelli che non si chiamano governatori, ce ne fossero di non indispensabili come te.