“Non sempre il vero è anche
verosimile” (Guy De Maupasant)
Funivia Mottarone: 14 morti. 2021
Thyssen Krupp: 7 morti a Torino. 2007
Sabaudia 2021: almeno 10 immigrati di origine
indiana morti per overdose. Un medico e un farmacista compiacenti con i
proprietari terrieri pare vendessero farmaci dopanti agli immigrati per farli
lavorare di più, sfruttati, nei campi di italiani.
E potremmo proseguire a lungo citando le troppe morti sul lavoro per inadeguatezza o volontaria manomissione di strumenti di sicurezza.
Ma cosa hanno in comune queste morti?
Un filo nero lega le tragedie : il profitto ad ogni
costo.
Non è più mistero che qualcuno si faceva pagare
lautamente per controlli sul Morandi mai eseguiti. Neppure che un “fervente
cattolico” (sic) e altri amichetti suoi avessero manomesso il freno di
emergenza della funivia per non perdere incassi. Manutenere significa fermare
qualche ora l’impianto, e che diamine, mica si può.
Ed è di questi giorni la pubblicazione di alcune
telefonate di criminali che ridevano sonoramente parlando di “quei bambini che
mangeranno ortaggi coltivati sui fanghi”, quei fanghi che loro avevano
interrato nel profondo nord (Emilia, Piemonte, Lombardia) campagne
che poi erano diventati campi rigogliosi dove si coltivano ortaggi e cancro per
bambini e adulti.
Il profitto ad ogni costo . Appunto.
Purtroppo tutto questo accade perché l’etica è ad
un livello talmente infimo da essere dimenticata.
Gli esempi, purtroppo, arrivano dall’alto, molto in
alto.
Quando condannati in via definitiva siedono in
Senato e alla Camera dei deputati e vengono osannati come padri nobili della
patria, convocati al Quirinale per consultazioni, quando ladri e collusi
condannati invia definitiva, ladri di denaro pubblico, si vedono confermato il vitalizio, quando
deputati e senatori prendono lauti stipendi pur avendo, giusto per citare i leader
di classifica, percentuali assurde di assenze dai lavori delle Camere:
Antonio Angelucci (95,40%)
Guido Della Frera (83,10%)
Vittorio Sgarbi (77,70%)
Senato
Niccolò Ghedini (71,40%)
Ignazio La Russa (59%)
Quando tutto questo accade significa che l’etica in
Italia è sotto la soglia di guardia, significa che i peggiori si sentono in
diritto di emulare altri peggiori. Esattamente come le mafie che lentamente ma
inesorabilmente si sono impossessate di buona parte dell’economia partendo dal
sud e invadendo ogni angolo del nord con una filosofia assolutamente identica a
quella dei dirigenti Tyssen, dei telefonatori ridenti, dei sabotatori di
funivie, dei proprietari terrieri che sfruttano manodopera fuori da ogni regola.
Tutti sentendosi in qualche modo protetti da una politica avvoltolata sulla
valutazione dei sondaggi, senza una prospettiva alta e una visione lunga sul
futuro .
Non a caso uomini del malaffare si impossessano dei
partiti meno dotati di vis democratica (vedi gli ndranghetisti in fratelli
d’italia e sindaci e amministratori leghisti arrestati per collusioni e
malaffare), non a caso in quanto queste formazioni politiche hanno eliminato
dai loro comportamenti e dalle loro parole ogni riferimento all’etica non solo
in politica, ma anche nella vita quotidiana.
In tutto questo scempio gioca duro un’informazione
asservita, tranne alcune lodevoli eccezioni, e ridotta a portavoce dei peggiori
social network invece che all’analisi puntuale e precisa, allo scavare nella
notizia, alla ricerca. Esempio limpido di tutto ciò sono le trasmissioni in cui
politici e sedicenti giornalisti litigano, si scannano, spesso mentendo
spudoratamente.
Riprendiamoci l’etica, i partiti che hanno a cuore
la democrazia e la Carta Costituzionale si ribellino con i fatti a questi
scempi. In alternativa non c’è recovery found che tenga, sprofonderemo sempre
più nel baratro dei telefonatori ridenti e
dei sabotatori di funivie, dei mafiosi celati da vesti di imprenditori.