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venerdì 1 ottobre 2021

Mario Perrotta e la "sua" Lecce

 


Lumezzane (Bs) Ragazzola (Pr) San Giorgio delle Pertiche (Pd) , Grosseto, Milano, Medicina (Bo) , Cascina (Pi) . E potremmo proseguire.  

Però, stranamente, dal lungo elenco delle sue trasferte, manca una città, la sua città, quella dove è nato e dalla quale è partito e dove ha vissuto a lungo. Manca Lecce nei tour di uno dei più importanti autori, interpreti e registi del teatro italiano.

Mario Perrotta ha un retroterra ed una produzione importantissimi, che gli hanno consentito di vincere tre premi UBU (Praticamente i nobel del teatro italiano).

Dopo la meraviglia irripetibile di versoterra, una tre giorni en plein aire ,  dal 30 settembre al 2 ottobre 2016, di cui scrissi le impressioni da non critico (https://isolamaitrovata.blogspot.com/2016/10/versoterra-lettera-mario-perrotta.html), ma che blasonatissimi osservatori ammirarono, e dopo rare apparizioni in provincia, Lecce non degna di attenzione l’artista Mario Perrotta.

Neppure nelle giornate dedicate a Dante, in cui è stato chiamato come direttore artistico a Grosseto .

Eppure Mario ha portato il Salento con le cadenze della sua parlata, i viaggi dei suoi migranti, la fatica della sua terra e lo splendore del suo barocco fuori dalla provincia che pare dimostrarsi, ahinoi, distratta.

Forse sarebbe il caso di sfatare il mito che vuole che nemo propheta in patria, con la difficoltà di esprimersi nel luogo di nascita, di vita vissuta e riconosciuto fuori. Insomma, Mario Perrotta lavora, è giovane e, oltre tutto, è una persona stupenda. Forse sarebbe il caso di valorizzarlo ora

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