Lumezzane (Bs) Ragazzola (Pr) San Giorgio delle Pertiche (Pd) , Grosseto, Milano, Medicina (Bo) , Cascina (Pi) . E potremmo proseguire.
Però, stranamente, dal lungo elenco delle sue trasferte, manca una città, la sua
città, quella dove è nato e dalla quale è partito e dove ha vissuto a lungo.
Manca Lecce nei tour di uno dei più importanti autori, interpreti e registi del
teatro italiano.
Mario Perrotta ha un retroterra ed una produzione importantissimi, che
gli hanno consentito di vincere tre premi UBU (Praticamente i nobel del teatro
italiano).
Dopo la meraviglia irripetibile di versoterra, una
tre giorni en plein aire , dal 30
settembre al 2 ottobre 2016, di cui scrissi le impressioni da non critico (https://isolamaitrovata.blogspot.com/2016/10/versoterra-lettera-mario-perrotta.html),
ma che blasonatissimi osservatori ammirarono, e dopo rare apparizioni in
provincia, Lecce non degna di attenzione l’artista Mario Perrotta.
Neppure nelle giornate dedicate a Dante, in cui è stato chiamato come
direttore artistico a Grosseto .
Eppure Mario ha portato il Salento con le cadenze della sua parlata, i
viaggi dei suoi migranti, la fatica della sua terra e lo splendore del suo
barocco fuori dalla provincia che pare dimostrarsi, ahinoi, distratta.
Forse sarebbe il caso di sfatare il mito che vuole che nemo propheta
in patria, con la difficoltà di esprimersi nel luogo di nascita, di vita
vissuta e riconosciuto fuori. Insomma, Mario Perrotta lavora, è giovane e,
oltre tutto, è una persona stupenda. Forse sarebbe il caso di valorizzarlo ora.
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