A Foggia esplodono saracinesche e auto. La mala foggiana se
ne scatafotte delle manifestazioni di libera e della legalità. Così è, tuttavia
senza manifestazioni diffuse saremmo in balia della sola malavita organizzata o
meno che sia. Però la presa di coscienza è indispensabile per avanzare nella
democrazia. Quel che manca, al momento, pare essere una risposta corale e più incisiva
dello Stato.
Leggo su La Stampa di oggi che nel 2019 (governo Salvini - Di
Maio uno, quel periodo in cui si diceva “Conte chi?”) i comuni commissariati
per infiltrazioni hanno raggiunto il numero record di 45. Le mafie si
infiltrano nei piccoli comuni, dopo aver occupato posizioni di rilievo nelle
città grandi, caoluoghi di provincia e città metropolitane. In Salento è di
oggi, 17 gennaio 2020, il commissariamento di un piccolo comune, Scorrano, per
infiltrazioni. La provincia di Lecce vanta in Puglia il primo posto per comuni
commissariati, sei dal 1991 ad oggi.
Tuttavia, oltre che nel sud dove hanno forti ramificazioni
storiche, oggi le mafie puntano al nord dove trovano assessori e funzionari che
non disdegnano di incassare sottobanco mazzette
e prebende. E pensare che fino a poco tempo fa qualcuno diceva che sud =
mafia.
Invece si impara che anche a nord la mafia piace. Piacciono
le scorciatoie, piacciono i denari che girano, anche a nord si tace di fronte a estorsioni, a movimenti terra (e
sottoterra) dal sapore strano. Si tace nel vedere i propri terreni infarciti di
tossico nocivi. Importante è che giri il denaro.
A questo aggiungiamo di giornalisti minacciati o peggio,
colpevoli solo di voler informare, persone sotto scorta per aver scritto
verità.
Un mondo che gira a rovescio purtroppo. Un mondo in cui il
coraggio manca, chi sa dovrebbe denunciare.
Come agisce il racket del pizzo? In modo organizzato e
informato, molto spesso il pizzo corrisponde ad una cifra economicamente
sostenibile, pur se con molti sacrifici dai taglieggiati. Le cosche sanno fare
i conti in tasca alla vittima molto meglio e più agevolmente del fisco. La cifra cresce a dismisura solo quando il
taglieggiato non paga, ritarda, oppure quando il criminale vuole impossessarsi
dell’attività, magari per ripulire denaro sporco. Il vulnus dell’operazione è
che il taglieggiato non denuncia per timore per proteggere la famiglia, e
questi comportamenti non fanno che proteggere i criminali anziché combatterli.
Vigilare, vigilare, vigilare sempre. Questo è il dovere
etico di ogni cittadino. Vigilare su ricchezze improvvise e ostentate, su
comportamenti sospetti. Vigilare e denunciare.
Il resto spetta alle forze dell’ordine e alla magistratura.
Cadere nelle mani degli usurai non è mai stato così facile.
Gioco d’azzardo, situazioni debitorie ecc. sono veri e propri cancri, purtroppo
il welfare si è molto ridotto e i bisogni aumentati, purtroppo molti, troppi,
cercano la fortuna anziché rivendicare diritti.