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domenica 2 giugno 2019

primavera, salvini e varia umanità


Stranezze in questa finta primavera. Piove, non piove, maglione, t-shirt, mare, non mare. Insomma, c’è molta confusione meteorologica, però sembra che si rifletta anche nella vita quotidiana.


Qualcuno, un vicecapo del governo, vuole eliminare il codice degli appalti per due anni. La chiama moratoria. Lo vuole fare per dare slancio ad un’economia malata.
Ora, lo sanno anche i sassi che appalti e subappalti sono linfa vitale per le mafie e la corruzione. Il principio è che eliminando i controlli tutto funzioni meglio e si creino posti di lavoro. Attenzione, non si parla di rendere più efficaci, veloci, repentini e incisivi i controlli contro la corruzione, ma di eliminarli tout court. Dei nuovi posti di lavoro, moltissimi saranno in nero, o no?
Avete presente i caschetti indossati dagli addetti alle impalcature nei cantieri? Servono come protezione per gli stessi. E se qualcuno, un ministro per esempio, ci venisse a dire “siccome gli addetti perdono 25 secondi per indossarli, per meglio sfruttare il tempo, eliminiamo l’obbligo”, beh, forse qualcuno si stupirebbe. E se, dato per assodata l’evasione fiscale, si decidesse di eliminare gli scontrini obbligatori e le fatture per far meglio lavorare le cassiere?
Stramberie, in effetti, esattamente come quella di chiudere i negozi che vendono cannabis light.  Anche in questo caso, come per gli appalti, a ringraziare saranno le mafie e i narcotrafficanti. Da sempre siamo contro il proibizionismo, e da sempre siamo per una distribuzione controllata, unico strumento per togliere alle mafie il potere assoluto su distribuzione, smercio e controllo di ogni tipo di droghe. La crociata che stanno facendo alcune parti retrograde di magistratura e politica è decisamente antistorica. E bene ha fatto CODACONS a ribattere la palla in campo dell’avversario (avversario del buon senso) proponendo che se di fermare la vendita legale di droghe si parla, allora lo si faccia con il tabacco, che, nei fatti, produce dipendenza e cancro come e più dell’innocua marijuana. Per non dire del gioco d’azzardo, tema che pareva caro a una parte del governo (quella con le stelle), ma che nei fatti dilaga come e più di prima. Anche in questo caso è noto come molte cosche e individui non proprio specchiati controllino case da gioco. Ed è noto come le dipendenze dell’azzardo, il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) sia una delle malattie più devastanti per l’economia domestica di moltissime famiglie e sociale. Tuttavia moltissima politica, da quella nazionale più retriva a quella locale, anche, ahinoi, quella sedicente innovatrice e riformista,  non veda il problema. O non voglia vederlo.
E’ pur vero che non siamo soli nel mondo dell’assurdo. Leggo che negli USA un’associazione pro live, quella contro l’aborto in difesa strenua della vita umana, si pronuncia ferocemente contro l’abolizione della pena di morte. Così è.
Per tornare a noi, occorre prestare molta attenzione a quel che accade, alle parole pronunciate da chi vuole togliere le scorte a giornalisti minacciati di morte, a chi attacca magistratura, giornalisti e opinionisti se “rei” di non essere al servizio del più forte. Soprattutto se questo più forte produce strumenti per agevolare non tanto la ripresa economica, quanto il malaffare e le mafie. Occorre fare attenzione a chi vorrebbe proporre aberrazioni, magari chiamate “decreto sicurezza” in cui si propone una sanzione di 5000 euro per chi (attenzione alle parole) SALVA in mare un immigrato.
A pensar male uno potrebbe dire che i voti costano fatica e amicizie, e che poi queste amicizie hanno necessità di essere alimentate con misure idonee a favorirle. Però noi vogliamo essere positivi, e vogliamo credere ancora al primato della politica e del voto.