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mercoledì 13 giugno 2018

estate, rondini e varie amenità

Ph: ilsileno.it
Prima o dopo parleremo di dialisi e simili amenità. Giusto il tempo di rendermi conto di quanto è successo da febbraio a giugno, del perché le gambe e i piedi somigliano a zamponi, del perché la stanchezza e la debolezza. E del perché debbo prendere ogni giorno otto pillole. Pare poco ma abituarsi al nuovo che incombe non sempre è facile ed agile, soprattutto se sei legato a filo doppio ad una macchina che succhia e sputa il tuo sangue depurandolo (assicurano i medici) delle impurità. Prima o dopo parleremo del contraccolpo psicologico che si affronta senza che l’ASL provveda a darti appoggio idoneo, le informazioni che ti arrivano sono tutte dettagliate da un punto di vista medico, ma molto pratiche e con linguaggi che devi imparare a interpretare. Se prima di entrare in quel girone infernale ti occupavi di poesia hai difficoltà. E' vero che, in fondo, non sempre ti interessa più di tanto sapere di arterie, vene, fistole e altre amenità. In fondo sono i medici che debbono curarti. “Voi fate i medici, io faccio il paziente”. Però poi diventi impaziente quando i tempi si dilatano senza che tu capisca perché. E lo diventi ancora di più quando devi fare code di due ore per un prelievo all’ASL, e se lo fai a pagamento in qualunque istituto convenzionato è  immediato.
Prima o dopo parleremo del disagio di un nucleo familiare che si trova ad affrontare un impegno che implica tre mattinate la settimana fuori casa, ogni seduta due buchi in vena. Sei buchi la settimana. Trecentododici buchi l’anno.
Però oggi c’è il sole e non se ne parla. Domattina sarò là ad ascoltare storie di aghi che mancano e a farmi bucare le vene. Oggi no, c’è il sole là fuori, e a San Cataldo c’è un mare che chiama, avvolge, sconvolge. Ci siamo stati ieri sera, per sentire la brezza arrivarci in faccia e ripagarci delle prime afe estive.
Intanto scopriamo un’Italia inedita, strana, a tratti sconvolgente. “Fa bene Salvini a tenerli in mare”. Si, parlano di esseri umani trattati come ostaggi dal governo italiano. Però i più anziani dovrebbero ricordare, se negli anni ’80 del secolo scorso ci avessero detto che   un partito xenofobo e ragazzini complici suoi avrebbero governato l’Italia, probabilmente avremmo sorriso. Invece è successo! Va bene, i partiti che hanno governato negli ultimi 15 anni hanno fatto di tutto perché ciò succedesse, non si sono risparmiati proprio, però gli italiani elettori sono diventati un popolo strano veramente. Meridionali, salentini, che votano un tizio milanese che fino a pochi mesi fa diceva “forza Etna” “Terroni di merda” e cose simili. Persone sedicenti di sinistra che girano la manopola e si convertono a votare un comico che dal vaffanculo urlato nelle piazze passa con disinvoltura a sostenere il partito xenofobo del milanese.  E via a credere che il pericolo unico e vero per l’Italia sia un barcone di immigrati.
Strano paese davvero l’Italia. Strana anche l’Europa però. Il presidente francese dice che l’Italia è criminale perché tiene immigrati in mare. La Francia, grande nazione un tempo, che ha sparato e tenuto in montagna al gelo migliaia di immigrati, provocando ricoveri, malattie, miserie.
Però fuori c’è il sole che splende, e c’è caldo e tepore di un’estate che sta arrivando, c’è profumo di tigli e rondini, a Lecce nel centro storico le rondini sono stupende, tante. All'imbrunire e all'alba è uno spettacolo emozionante.
Ne riparleremo,  ne diremo, di rondini, dialisi e mare. E diremo di pasta con le cozze e dei sorrisi tristi. 

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