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domenica 5 novembre 2017

Carla Nespolo nuovo Presidente nazionale dell'ANPI

Possiamo dire che per l’ANPI il 2017 segna un passaggio epocale. Per la prima volta, alla buon’ora, una donna, Carla Nepolo, è Presidente dell’Associazione. Il fatto che non sia stata partigiana è ininfluente per ovvie questioni anagrafiche. Per questo ANPI decise di aprire le porte anche ai non partigiani, perché l’associazione non deve morire, anzi, deve rinascere ogni giorno. Il periodo che stiamo vivendo è forse uno dei più tetri dal secondo dopoguerra. Si combatte in giro per il mondo, un terrorismo strisciante e dilagante agisce con metodologie imprevedibili, con furgoni lanciati fra le persone, con accoltellamenti improvvisi e con tutto ciò che leggiamo ogni giorno nei giornali.  Lo sfruttamento delle persone, della natura e di interi continenti da parte di multinazionali e affaristi senza scrupoli e senza una visione altra se non quella dell’arricchimento smisurato di pochissimi a scapito di miliardi di persone, fanno si che la massa di “dannati della terra” si senta in dovere di emigrare per cercare nuova vita, una resurrezione che sembra impossibile.
E a livello locale (in Italia) anni, decenni di conquiste fatte dai lavoratori e da persone che avevano un forte senso della Democrazia vengono piano piano vanificate, rese nulle. Un tempo c’era la garanzia di una sanità per tutti, di pensioni, se pur basse, garantite, un tempo c’era la certezza che dal posto di lavoro si poteva essere licenziati “per giusta causa”. Oggi apparentemente non ci sono più posti di lavoro garantiti, le pensioni vediamo in quale stato sono ridotte, la sanità è in mano o a buoni amministratori, o a delinquenti abituali chiamati “governatori”, ed è la fornitrice maggiore di mazzete, tangenti, speculazioni. Roba da criminalità organizzata insomma.
D’altro canto la scuola, con le riforme ultime che la dicono “buona” è diventata, a sentire molti docenti, il regno di improvvisati dirigenti che se ne ritengono i padroni assoluti. Ovviamente non tutti e non ovunque, però il fatto stesso che alcuni lo possano fare è irrispettoso per il buon senso e per la Democrazia.
A fronte di tutto ciò vediamo rinascere prepotentemente in tutta Europa, e  negli USA, un’ondata di razzismo, nazionalismo, neonazismo, fascismo come mai avevamo visto negli ultimi 70 anni. E questo prende corpo anche, ahinoi, fra moltissimi giovani che non hanno più punti di riferimento chiari. La caduta delle ideologie, da questo punto di vista, è stata una sciagura epocale perché si è trascinata dietro la caduta delle idee, dello studio, della conoscenza.   
In Italia soprattutto assistiamo ad un risorgere prepotente di movimenti neofascisti, i saluti romani a Salvini e l’urlare “duce duce” quando parla, le uscite naziste di alcuni parlamentari anche europei (Borghezio in particolare), il leggere che forza nuova non è un club di goliardi, ma un’associazione che muove milioni di euro trafficando con cliniche dentistiche, vendendo quadri di Gauguin, facendo nascere e morire società in giro per l’Europa, sono tutti segnali di un marcio che sta rinascendo e che occorre vigilare costantemente e sistematicamente perché è un marcio finanziato ed appoggiato da occulti personaggi. Purtroppo i partiti sono fuori gioco da questo punto di vista, sono tiepidamente scandalizzati, sono presi dal loro particulare, e, sempre purtroppo, molti esponenti di questi partiti, giudicano associazioni come l’ANPI “vecchi strumenti” di nostalgici, senza rendersi conto che il problema è, oltre che giudiziario, soprattutto politico e culturale. Così non è, e non deve essere. Il fascismo oggi come non mai si coniuga con xenofobia e razzismo, con il rifiuto dell’altro (e bene sappiamo come questo rifiuto sia paura del confronto), con l’omologazione dello straniero al terrorista, del mussulmano all’integralista. Per questo è indispensabile rafforzare l’ANPI e le associazioni che hanno come scopo la difesa della carta dei diritti umani, della Costituzione nata dalla Resistenza, dell’integrazione delle persone al di là delle loro etnie, del loro credo, della difesa dei diritti alla vita di ogni essere umano. Per questo salutiamo la Presidenza di Carla Nespolo all'Associazione Nazionale Partigiani Italiani come momento di proseguimento e rinnovamento di un impegno costante, duro, chiaro contro ogni forma di fascismo, razzismo, nazionalismo.  E per questo l'auspicio è che si prosegua con più forza e coraggio a rivolgersi ai giovani e giovanissimi, di loro non si può fare a meno, sono indispensabili nuovi partigiani che conoscano la Carta Costituzionale, la storia delle stragi e delle deportazioni, c'è bisogno oggi più che mai "dell'uomo nuovo". 

Biografia di Carla Nespolo:
Nata a Novara il 4-3 -1943 e residente ad Alessandria.
Laureata in Pedagogia. Insegnante.
È stata la prima parlamentare comunista piemontese. Di famiglia partigiana e antifascista. Lo zio ( fratello di sua madre ) Amino Pizzorno ( nome di battaglia Attilio ) è stato vice-comandante della VI ( sesta) zona partigiana, operante tra Piemonte e la Liguria.
Ha ricoperto, sin da giovane, incarichi istituzionali e politici.
Dal 1970 al 1975, consigliere provinciale di Alessandria.
Dal 1975 al 1976 assessore all'istruzione della Provincia di Alessandria.
Dal 1976 al 1983, Deputato della Repubblica Italiana, per due legislature.
Dal 1983 al 1992, Senatore della Repubblica, per due legislature.
Dal 1976 al 1979 e' stata segretaria della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta da Nilde IOTTI .
Nelle due legislature successive, sia alla Camera che al Senato, vice-presidente della Commissione Istruzione.
Dall''87 al '92, al Senato, vice-presidente della commissione ambiente.
È stata relatrice della legge per la riforma della scuola secondaria superiore, membro della Commissione di Vigilanza Rai e relatrice di numerose proposte di legge sui diritti delle donne. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro.
Ha presentato numerose proposte di legge, molte delle quali sono diventate legge dello stato, come la legge per elevare sino a 35 anni, l' eta' per partecipare a concorsi, nel pubblico impiego; la legge quadro per la formazione professionale e la legge per il decentramento universitario piemontese.
Ha partecipato, tra gli altri, ai lavori parlamentari per le legge contro la violenza sessuale e per l'informazione sessuale nelle scuole. È stata protagonista di importanti battaglie ambientali, come quella contro l'ACNA di Cengio e per la tutela degli animali e firmataria della legge per la tutela degli animali.
Dal 20O4 è Presidente dell'Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Alessandria e dal 2011 è uno dei Vice Presidenti Nazionali dell'Anpi. (da ANPI Nazionale. 3 novembre 2017)



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