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venerdì 4 agosto 2017

4 agosto 1974 Strage dell'Italicus. Senza colpevoli!

La notte fra il tre e il quattro agosto 1974 una bomba esplose nella quinta carrozza del treno "Italicus" Roma/Monaco di Baviera. 

Nell'attentato morirono 12 persone (alcune per l'esplosione, altre arse vive dall'incendio) e altre 48 rimasero ferite.
La strage avrebbe avuto conseguenze più gravi, si ipotizza anche nell'ordine di centinaia di morti, se l'ordigno fosse esploso all'interno della Grande galleria dell'Appennino, Cosa che accadde puntualmente il 23 dicembre 1984 con la Strage di Natale. 
Nelle inchieste e nei processi uscirono i nomi del gotha del neofascismo e della loggia P2 di Licio Gelli, tutte le sentenze che si susseguirono portarono all'assoluzione a vario titolo di tutti gli imputati. La strage dell'Italicus, praticamente, non esiste nè è mai esistita, come quella di Piazza Fontana e troppe altre. e chi ne sapeva molto è morto per vecchiaia, pensiamo a Andreotti, a Cossiga e a tutti quei politici che si portarono nefasti segreti nella tomba. 

In una della tante sentenze, più precisamente quella d' appello del 1986, alla p. 301 si legge:

« È notorio che il 1974 fu caratterizzato dal referendum popolare sul divorzio, preceduto da una campagna elettorale aspra e radicalizzata che contrappose in modo netto due schieramenti. In primavera, nel momento di maggiore tensione, iniziò una serie di attentati terroristici, via via sempre più gravi, rivendicati da Ordine Nero. In Toscana, il 21 aprile, si ebbe l'attentato di Vaiano, primo attacco alla linea Ferroviaria Firenze-Bologna. Seguì a Brescia la gravissima strage di Piazza della Loggia, poi a Pian del Rascino la sparatoria cui perse la vita Giancarlo Esposti, il quale – secondo quanto Sergio Calore avrebbe appreso dal Signorelli, dal Concutelli e dal Fachini  era in procinto di recarsi a Roma per attentare alla vita del presidente della Repubblica, colpendolo spettacolarmente a fucilate durante la parata del 2 giugno. Può pensarsi che ognuno di questi fatti fosse fine a se stesso? Gli elementi raccolti consentono di dare una risposta decisamente negativa. Gli attentati erano tutti in funzione di un colpo di Stato previsto per la primavera-estate ‘74, con l'intervento «normalizzatore» di militari in una situazione di tensione portata ai grandi estremi. E valga il vero. »

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