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giovedì 2 febbraio 2017

Sinistra, sinistre, sinistri ed elezioni

Lo stato dell'arte:  Salvini vuole votare subito. Anche Grillo lo vuole. Anche Renzi. Berlusconi ancora non ha deciso. 
Nel frattempo a sinistra prendono vita: il partito di D'alema. quello di Civati, quello di Sinistra Italiana (che, dicono voci di corridoio è già spaccato in due e dove le tessere, dicono sempre i soliti maligni, viaggiano a pacchetti, non possiamo dire pacchi in quanto la percentuale dei potenziali elettori è da pacchetti). Questi ultimi non vogliono le elezioni subito ma si dichiarano pronti  ad unirsi ed alla battaglia qualora ci fossero. Però non preoccupano nessuno, anche se si unissero durerebbe lo spazio di un mattino, vuoi che non ci sia un numero tot di Gennaro Migliore pronto a cambiare colore al profumo di sottosegretariato?
Ad oggi i sondaggisti dicono che in caso di elezioni ci sarebbe ingovernabilità perchè raggiungere una maggioranza sarebbe arduo a meno di grandissime coalizioni (già mi vedo un governo Alfano, Renzi, La Russa e un paio di ex grillini).
E in periferia le cose non vanno poi meglio, alle amministrative leccesi il partitone non è riuscito che a bruciare tutti i possibili candidati impallinandoli. Forse ora ce ne sarà uno che riesce ad unire spezzoni di sinistra (non tutti però i più duri e puri si smarcano).
Ad Alessandria, da dove mi arrivano notizie da amici fidati, è ancora peggio, il PD pare si stia scannando all'interno della stessa corrente renziana, un altro signore, già sindaco socialista negli anni '80 e deputato, tenta una lista che mi si dice) mette assieme: marxisti ortodossi, qualche ex leghista, un ex missino, qualche ex democristiano e alcuni socialisti.  Una domanda si impone: ma tutti questi giocatori d'azzardo sono convinti veramente che l'elettore che vuole solo un governo onesto e non è dentro le beghe di bottega capisca quello che sta succedendo, o piuttosto si chieda "ma cosa stanno facendo? un candidato non di destra esiste?" Succede veramente che l'elettore se lo chieda. Senza ottenere risposte che non siano fumose. 


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